28 novembre 2007

C'era una volta il Tibet

Premessa

Questa storia, proprio come il blog su cui è nata “La turista smarrita”, ha avuto il suo inconsapevole inizio oltre sette anni fa. Con il viaggio di cui racconto in “Mustang lento”. Quelle prime pagine sono nate in rete, man mano che aggiornavo un’amica sulle mie vacanze. Via e-mail. È stata la prima volta che i miei diari di viaggio sono usciti dai miei taccuini. Per il momento non è stata l’ultima.
Nel frattempo qualcosa è successo a me. Non sono stata travolta da una crisi mistica buddhista, né illuminata dal Dalhai Lama, sono solo cambiata. E, forse, almeno un poco, ne sono responsabili anche i miei viaggi.

2 commenti:

Gianluca ha detto...

i viaggi ci cambiano, ci cambia anche il restare...mah...in fondo ci cambia tutto. solo che - forse - è più facile che un viaggio ci cambi in meglio...baci cara. tutto bene? bonav.

virginie ha detto...

maybe. magari si potrebbe introdurre tra i fattori la rapidità del cambiamento. quanto al meglio o al peggio non so. so che uscire dal proprio quartiere, isola, città, regione, paese, continente (mondo?) ai più apre la mente. agli altri non so.
bene sto bene, ma non riesco a postare un'ostrega (manco "c'era una volta il tibet" che si tratta solo di copiare qui) perché sono superindaffarata. meglio così che l'inverso
besos

Licence Creative Commons
Ce(tte) œuvre est mise à disposition selon les termes de la Licence Creative Commons Attribution - Pas d’Utilisation Commerciale - Pas de Modification 3.0 non transposé. Paperblog